Pistou e la cena dei bicchieri

 

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In fatto di tendenze sul cibo, ultimamente va per la maggiore la pratica di servire le pietanze usando barattoli al posto dei piatti. Una cosa che mi piace molto devo dire e che si presta agli usi più differenti: ideale per il pic-nic, per la gavetta (vedi schiscetta, lunch box, gamella, pranzo al sacco ecc…) ma anche per una cena servita in modo inusuale. I barattoli si possono usare anche per regalare biscotti e zuppe in vaso: il dono consiste in un barattolo contenente gli ingredienti secchi già misurati cui il beneficiario dovrà aggiungere quelli umidi che voi gli avrete segnalato nella ricetta infiocchetata a corredo del barattolo.

A me invece piace la cucina in bicchiere.

Avevo già assecondato la mia idea per qualche tartare di pesce ma quando in libreria ho visto il libro con le ricette di José Maréchal “Bicchieri golosi” – edito da Guido Tommasi editore – ho subito sognato un giro per mercatini alla ricerca di vetri e cristalli. Poi però mi sono frenata assicurandomi prima, che il libro arrivasse in mio possesso.

Ed eccolo qui! Decisamente all’altezza delle mie aspettative.

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Non ho resistito e prima ancora di averlo letto con cura – molto prima, dopo neanche 40 pagine – ho deciso di buttarmi e di (non) perdermi in un bicchier (d’acqua). Seguendo dal libro la ricetta del pistou per una pasta fredda molto semplice ma d’effetto e progettando alcuni “bicchieri” basandomi invece sui piatti che preparo con frequenza – quelli che, per intendersi, se si trattasse di un provino, sceglierei come monologhi da presentare – ho deciso di dedicare la domenica ad invasare le pietanze per la cena anziché impiattarle.

Ci ho messo un intero pomeriggio, solo cucinando per due, (e non perché i piatti fossero complessi!) ma mi sono divertita come una bambina e ne è valsa la pena.

Ora vi dico e vi mostro come era articolata questa cena dei bicchieri ma prima sollevo il problema che mi si è presentato al momento di pensare alla tavola: che piatti si mettono per servire dei bicchieri? Naturalmente dei sottobicchieri. Bene, problema risolto…peccato che io non abbia mai avuto un sottobicchiere. E la tovaglia? Vorrei qualcosa di colorato, ma io e la mia voglia di bianco in tavola non abbiamo tovaglie colorate. Però abbiamo delle tende. Bene, vada per le tende, problema risolto. Per i sottobicchieri decido di usare dei dischetti in cartone ondulato che separavano nella loro scatola un set di tazzine e piattini, e dei dischi più grandi ritagliati da un cartoncino. Evvai!

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E ora veniamo al dunque:

Antipasto

PINZIMONIO IN SALSA DI FORMAGGIO “BLU”
i nachos erano sbriciolati e nascosti sotto la salsa di avocado e tequila
SCAMPI ALLA TEQUILA IN SALSA MARGARITA DI AVOCADOS CON SORPRESA DI NACHOS (nel senso che erano sbriciolati e nascosti sotto la salsa!)

 

Primo

FARFALLE CON VERDURINE E SCAMPI CONDITA CON "PISTOU"
FARFALLE CON VERDURINE E SCAMPI CONDITE CON “PISTOU”

Secondo

POLPO CON PATATE IN SALSA VERDE
POLPO CON PATATE IN SALSA VERDE

 

Dessert

PESCHE CON AMARETTI E PINOLI
PESCHE CON AMARETTI E PINOLI 

 

Ma sapete che era tutto proprio buono?! La palma d’oro va agli scampi alla tequila ma la scoperta che mi ha resa più felice aprendomi numerose possibilità è stato il “pistou” – una salsa di origine provenzale simile al nostro pesto genovese ma senza formaggio. Pestando basilico, pinoli, aglio e olio, si ottiene una salsa dalla consistenza più leggera rispetto a quella cui siamo abituati e che si presta a svariati usi. In questo caso per la pasta, che è stata servita fredda con delle verdure saltate in padella (qui, zucchine e peperoncini verdi piccanti) dei pomodorini ciliegia e degli scampi.

Gran soddisfazione vi dico! E divertente mangiare (e bere naturalmente, ché una bella bottiglia di prosecco non ce l’ha tolta nessuno!) nei bicchieri.

Un brindisi dunque è d’obbligo…Cin Cin!

 

 

 

 

 

 

 

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Risotto asparagi e scampi, il Re di primavera!

 

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Avete presente quando Signora Ispirazione viene a trovarvi? (pensateci con calma e cercate di riportare alla mente il friccicore epidermico di quella volta).

Ecco, ieri lei ha bussato alla mia porta e fortuna ha voluto, che avessi tempo e modo di farla entrare. Alla fine dell’incontro dalla pentola è uscito il Risotto con scampi e asparagi, che ho immediatamente incoronato come Re di questa primavera.

Il tutto ha avuto inizio due giorni fa quando, dopo cena a base di asparagi alla Bismarck, me ne sono avanzati un po’ cotti al vapore: domani si fa un risottino. Risottino che poi è cresciuto nella testa, ci ha vissuto, diventando una ricetta un po’ più elaborata (ma nient’affatto difficile); con ingredienti che andavano e venivano, accostamenti che si assemblavano per poi disfarsi e ricomporsi in altro gusto, tanto da sembrarmi di sentirli nella bocca. E alla fine, è andata così:

 

Ingredienti:

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– riso* (io ho usato il “baldo” semilavorato – da coltivazione biodinamica dell’azienda Cascine Orsine)

– 1 mazzetto di asparagi*

– 300 gr di scampi freschi

– 1 scalogno*

– scorza di un limone non trattato*

– 3 cucchiai di yogurt naturale intero*

– olio e.v.o*

– sale q.b.

Per la quantità di riso io mi regolo come la mamma: 3 pugni di riso a testa con qualcosa in più per “la creanza” o nel caso si abbiano le mani piccole, come me. Pulire e lessare senza sale gli asparagi, scolandone i 3/4 a metà cottura e portando a termine gli altri. Pulire gli scampi mettendo teste, carapaci e chele in una pentola con del brodo vegetale non troppo forte o dell’acqua leggermente salata (come ho fatto io) e farle bollire in modo da avere un blando “fumetto” di crostacei con cui portare a cottura il riso.

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N.B. lasciate un paio di scampi integri per la decorazione, e qualche punta d’asparago.

Intanto affettare sottilmente uno scalogno e farlo soffriggere nel tegame con un paio di cucchiai di olio; buttarci gli asparagi tagliati a pezzetti e aggiungere un po’ di sale, aspettando che si insaporiscano; buttare il riso e attendere che i chicchi diventino traslucidi facendo attenzione che non si attacchino al fondo. Versare il brodo fino a coprire il riso. A metà cottura aggiungere la metà degli scampi tagliati a pezzetti e via via che il riso si cuoce aggiungere liquido. A questo punto, grattugiare metà della scorza di un limone nel riso e poi, negli ultimi minuti aggiungere i restanti scampi e asparagi (lasciandone le punte proprio al momento finale della mantecatura in modo che restino sode). Spegnere il fuoco e far mantecare con tre cucchiai di yogurt. Servire con una grattugiata fresca di scorza di limone.

…e…SIGNORA MIAAAAAA!!!

 

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*ingredienti biologici