E se questo è vero, il mio esordio già preannuncia un fallimento o, più ottimisticamente, un lavoro ancora molto lungo per correre ai ripari e arrivare ad un risultato almeno decente. Perché io ho cominciato proprio male signori miei; per prima cosa ci ho messo 2 ore per creare un menù, che nel risultato, non somiglia minimamente a quello che volevo. Poi mi sono accorta che l’URL del sito è “kukisia.wordpress.com” e non “lamassaiacontemporanea.wordpress.com” come invece avrei voluto e non ho la minima idea di come poterlo modificare; è forse quello che ci si dovrebbe aspettare scegliendo una piattaforma in inglese (ho scoperto dopo un bel po’ che anche la lingua dell’interfaccia si poteva modificare oltre a quella del blog) non conoscendo l’inglese? Ebbene si; ma io, come al solito, confido nel colpo di genio o in quello di culo (si potrà usare la parola “culo” su un blog?) che immancabilmente non arrivano mai. Per di più sto usando a casaccio parole che solo vagamente mi dicono qualcosa e probabilmente lo sto facendo nel modo sbagliato: URL? interfaccia? Comunque, ancora una volta, nonostante i buoni propositi, ho tenuto fede al mio modus operandi e invece di documentarmi attentamente prima di iniziare una nuova impresa ho proceduto per tentativi. Solo nella preparazione dei dolci non procedo così; anzi seguo attentamente la ricetta e il risultato è sempre ottimo (e questo dovrebbe dirmi qualcosa!). Tranne quando mi dimentico che il mio forno è totalmente inattendibile e non seguo scrupolosamente la cottura lasciando che la infernale macchina elettrica, perché col forno a gas mai mi succedeva, bruci fuori il dolce lasciandolo completamente crudo dentro.
Allora ho pensato di ovviare alle mancanze tecniche con il contenuto e partire con un favoloso primo “nuovo articolo” perché, come disse Bill Gates nel lontano 1996 “the content is king”; che per una che non sa l’inglese (e non se ne vanta!) è già un bello sfoggio di erudizione. Ma questo è forse un favoloso “primo nuovo articolo”? direi di no, ma ormai la cosa è nata così e amen. Potessi almeno coprire tutto con un bello strato di cioccolato fuso come faccio per recuperare i dolci bruciacchiati! Dubito però che il mio Mac ne sarebbe felice. Ma ecco che arriva il deus ex machina: mio marito che mi chiede se voglio un pezzetto di cioccolata. Lo voglio? Si, lo voglio. E l’articolo lo pubblico? Si, lo pubblico. Magari il colpo di fortuna che non è arrivato prima, arriva adesso e ci riesco, a pubblicarlo. Se qualcuno lo legge me lo dica, giusto per sapere se ho cliccato il bottone giusto. PUBBLICA.