Polvere di rosa damascena di Le Erbe di Janas , azienda sarda che produce erbe per la cura e la bellezza di corpo e capelli. La si può acquistare on line o nelle bio-profumerie
Mescolo bene
scaccio le pene
mi bèo del colore
non penso al dolore.
Sono (bugiarda!) assai calma,
con le dita la crema si spalma.
Aspetto: 1, 2, 3…10 minuti
e quando finalmente son finiti
tenere in posa 10-15 minuti prima di risciacquare
sciacquo e mi rimiro
mi guardo in giro
tocco e constato
il dolce morbido risultato.
La rosa damascena – o mosqueta – ha proprietà molto utili per la pelle: illuminante, addolcente, lenitiva e rinfrescante. È indicata per ogni tipo di pelle ma giova particolarmente a pelli mature e sensibili. Sotto forma di polvere, ottenuta dai petali essiccati, è ottima per realizzare maschere di bellezza.
Io l’ho unita all’acqua di cottura del riso, tiepida (e naturalmente senza sale), che ha anch’essa proprietà emollienti e idratanti per la pelle. Dopo averla tenuta in posa, l’ho rimossa con una spugnetta indi ho sciacquato e terminato la routine di bellezza applicando un siero all’acido ialuronico; ma ognuno ovviamente potrà applicare ciò che preferisce: tonico, crema, gel oppure niente.
È settembre, mese di ri-partenze: si riparte con la scuola, col lavoro e anche con le vacanze – no, non è un refuso, io le vacanze vere devo ancora farle. Un settembre ancor più nostalgico quest’anno, perché malinconico di un’estate che non fu. Un’estate che ci ha lasciato senza scorte per l’inverno (poco sole, poco calore, come reagirà il nostro corpo? e la nostra mente?)…
…niente scorte tranne quella di peperoncini. Si perché il mio orto sul balcone ha dato buoni frutti e tra peperoncini calabresi, habaneros e peperoncini tradizionali, il mio sarà un inverno hot.
Da qualche anno con mi corazón abbiamo l’abitudine di includere nel nostro orto urbano i peperoncini, per fare la marmellata. Quelli tondi come palloncini (che si possono fare anche ripieni) che quest’anno col poco sole e l’acqua abbondante sono venuti polposi, cicciotti; poco piccanti rispetto al solito purtroppo. Ma a pareggiare il conto in cucina ci penserà il messicano.
La marmellata di peperoncini è molto buona con i formaggi, in particolare quelli freschi; ma si accosta bene anche alla carne – lesso, bollito, fiorentina – e la parte più noiosa della realizzazione è la pulitura: i peperoncini vanno lavati, aperti e svuotati dei semi (con guanti e in un luogo ben arieggiato), per il resto è piuttosto veloce.
pulendo peperoncini sul terrazzo
Ingredienti:
(la dose mi è stata imposta dall’orto…voi però potete farne anche meno…o di più!)
Peperoncini tondi calabresi (già puliti) 1200gr
Zucchero 600gr
½ bicchiere d’acqua
1-2 cucchiai di aceto di mele
Dopo aver pulito i peperoncini e averli fatti a pezzetti grossolani, mettere tutti gli ingredienti sul fuoco e far cuocere coperti finché i peperoni non saranno belli morbidi. Togliere il coperchio e far evaporare un po’ di liquido se necessario. A quel punto col frullatore ad immersione frullare tutto fino ad ottenere una consistenza bella liscia – fate la prova del piattino e capirete se necessita di ulteriore cottura per addensarsi; altrimenti procedete ad invasare nei barattoli sterilizzati. In alternativa al frullatore a immersione, in caso di peperoncini molto piccanti, potrete usare il passatutto che eliminerà la buccia lasciando la marmellata più dolce, ma io consiglio la prima soluzione.