Polvere di rosa damascena di Le Erbe di Janas , azienda sarda che produce erbe per la cura e la bellezza di corpo e capelli. La si può acquistare on line o nelle bio-profumerie
Mescolo bene
scaccio le pene
mi bèo del colore
non penso al dolore.
Sono (bugiarda!) assai calma,
con le dita la crema si spalma.
Aspetto: 1, 2, 3…10 minuti
e quando finalmente son finiti
tenere in posa 10-15 minuti prima di risciacquare
sciacquo e mi rimiro
mi guardo in giro
tocco e constato
il dolce morbido risultato.
La rosa damascena – o mosqueta – ha proprietà molto utili per la pelle: illuminante, addolcente, lenitiva e rinfrescante. È indicata per ogni tipo di pelle ma giova particolarmente a pelli mature e sensibili. Sotto forma di polvere, ottenuta dai petali essiccati, è ottima per realizzare maschere di bellezza.
Io l’ho unita all’acqua di cottura del riso, tiepida (e naturalmente senza sale), che ha anch’essa proprietà emollienti e idratanti per la pelle. Dopo averla tenuta in posa, l’ho rimossa con una spugnetta indi ho sciacquato e terminato la routine di bellezza applicando un siero all’acido ialuronico; ma ognuno ovviamente potrà applicare ciò che preferisce: tonico, crema, gel oppure niente.
Poco fa, davanti allo specchio, facendomi un impacco al viso con il burro di karitè puro, che ho ancora addosso e sui capelli, ho relizzato che è primavera; e che siamo a maggio. Cioè poco prima di giugno – che è un’ovvietà ma che è anche il momento in cui, se la stagione ce lo concederà, si scatenerà il profumo dei tigli. L’ho realizzato per il profumo del karitè. Da quando ho sentito quest’odore tenue e dolce benché persistente e penetrante (sembro cresciuta a bottega da Villoresi*) mi sono resa conto di aver trovato un’altro profumo – per me – psicotropo. Il primo è appunto quello dei tigli (e in senso leggermente diverso, forse con un vago sentore di memoria, aggiungo quello del talco). Gli odori si sa quanto riescano a lasciare impronte profonde nella nostra memoria e, pur restando latenti a lungo, quanto velocemente ci facciano rivivere eventi e sensazioni anche fisiche, passate. Ma per me quello dei tigli è qualcosa di più. Qualcosa che non so da dove arriva, su quale corda faccia pressione per farmi sentire così, svincolato da qualunque accadimento o ragione – almeno a mia memoria. E questo lo rende un dono, qualcosa da aspettare, da ingoiare quando arriva perché dura poco. E mi fa sentire bene. E adesso, che scrivo annusando il batuffolo di cotone con cui nel frattempo mi sono pulita la faccia, penso che non sia un caso che già domenica, in milonga a Ravenna, mi sia comprata un profumo. Naturalmente bio e che ha il nome di un dolce. Aspettando giugno.
Questo post è dedicato ad Elena che oggi compie gli anni e che, come sperava lei, penso ogni mattina quando mi spalmo la crema sul viso odorando di rosa. Auguri tesoro e… buon profumo!
chi è Villoresi? Un profumiere di Firenze; guardate questa bella pagina sul profumo e sul suo uso.
il profumo nella foto è quello che mi sono comprata, di “Sophia-cosmetici bio”; purtroppo non c’è ancora un sito da consultare ma la pagina fb si.
Quello che c’è di più profondo nell’essere umano è la pelle.
Paul Valéry, L’idea fissa, 1931
la saponetta scrub al caffè
Io non sopporto le saponette consumate. …
…
Ok, questa è “da analisi”; è una fissazione da casalinga pissera; sono sull’orlo di un baratro.
…
Non mi piace vedere nel portasapone i mozziconi di saponetta – anche se con me, nessuna saponetta arriva ad essere un vero mozzicone. Le tolgo prima. Ma la perversione sta nel fatto che, essendo conscia non solo dell’assurdità ma anche dello spreco, non li getto e li metto da parte. …
…
oggi posso smettere di vergognarmi perché, finalmente!, sono riuscita a riutilizzarli. Disdico anche l’appuntamento dal counselor.
Saponette scrub:
100gr di sapone (i famosi mozziconi)
2 cucchiai di olio e.v.o*
3 cucchiai di olio di mandorle*
2 cucchiaini di polvere di caffè (potrete usare i fondi della macchinetta dopo averli sciacquati e fatti asciugare bene)
il sapone grattugiato
Grattugiare il sapone e poi farlo sciogliere a bagnomaria aggiungendo gli olii. Una volta sciolto il sapone (il mio non era né molto liquido né particolarmente fluido, una pasta densa direi ma penso che dipenda dai tipi di sapone usati) unire il caffè e se lo si desidera, qualche goccia di olio essenziale per la profumazione. Versare il sapone negli stampini (io ho usato degli stampini di silicone che uso per fare le crostatine) e far asciugare due ore all’aria poi passare al freezer per altre tre ore almeno. Togliere delicatamente dallo stampino il sapone e usarlo direttamente sotto la doccia: dopo averlo bagnato passarlo sulle parti del corpo da trattare.
La caffeina pare che faccia miracoli contro la cellulite…ma non quella che si beve purtroppo, altrimenti io di cellulite non ne avrei un filo!
n.b. NON USARE LA SAPONETTA SCRUB SUL VISO!
è troppo aggressiva.
Se volete uno scrub per il viso, eccone uno, sempre al caffè, velocissimo ed efficace; da effettuare una volta ogni tre settimane.
Scrub viso:
1 cucchiaino di polvere di caffè (potrete usare i fondi della macchinetta dopo averli sciacquati e fatti asciugare bene)
3 cucchiai di olio di mandorla (ma va bene anche l’olio di oliva anche se è più untuoso)
Amalgamare bene e passare sul viso massaggiando delicatamente in senso rotatorio. Sciacquare con acqua tiepida. Meglio farlo la sera prima di andare a letto: lo scrub toglie non solo le cellule morte ma anche il filtro protettivo della pelle e quindi la lascia esposta a smog e stress. Prima di coricarvi invece servirà anche ad assorbire meglio la crema notte.